Terlano

Pinot Bianco Vorberg Riserva 2011 91

Sauvignon Quarz 2012  91

Gewurztraminer Lunare 2012 89-90

Lagrein Riserva Porphyr 2011  90

Non c’è dubbio che la fama di Terlano è nata con il Pinot Bianco. E la particolarità di vigne assai alte (fino ai 900 metri) a picco tra il Rio Meltina ed il torrente San Pietro fanno del Vorberg un bianco irripetibile (in questo senso ci dispiace non poter qui giudicare la Rarità 2002 di Pinot Bianco che nell’assaggio aveva seri problemi di tappo). Ma questa Riserva 2011 è forse la migliore mai prodotta, con uno stacco al naso bellissimo e minerale, dolomitico, pressante ed una saporosità alla bocca carica di una incantevole propensione alla dolcezza. E tutto con una misura ed un aplomb di straordinaria classe.

Ma la grandezza dei vigneti e la bravura dello staff guidato da Rudi Kofler si nota anche nella grandiosa interpretazione che danno del Sauvignon (vitigno che noi confessiamo di amare spudoratamente) con il Quarz 2012, versione che è (ma parliamo appunto di vitigni diversi) più grassa e sontuosa del bianco precedente, con una spazialità tropicale ricchissima di echi, in una estensione che ricopre di balsamicità mentolate la sensazione di frutti, creando un unicum di infinita suggestione.

Il Lunare 2012 è poi un Gewurztraminer di estrema opulenza, molto varietale e corretto nelle sue note di rose di bosco, di tale ricchezza da perdere forse qualcosa in dinamicità, rispetto agli altri due.

Ma Terlano offre un’altra zampata delle sue possibilità espressive anche sui vini rossi con il Lagrein Riserva Porphyr 2011 (avevamo già molto apprezzato la versione 2009). Premettiamo in questo senso che il vino è crudo, giovanissimo ed il punteggio così può solo salire nel tempo, ma parliamo di un rosso di grande impatto, che nasce da tre vigne quasi centenarie e si presenta con un colore di insuperabile intensità e impenetrabilità colorante (nella foga della mescita si è immolata una polo Gant turchese macchiata con modalità irrecuperabili) ed un meraviglioso naso di mirtilli maturi tutti irrorati di spezie officinali su un vasto fondo inchiostrato e cioccolatoso. Gran vino, carico e serrato di sapori, da valutare attentamente negli anni.

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